Diritto di famiglia

    La casa resta a un genitore finché il figlio è «mantenuto»

    Sono divorziato da sette anni e mi sono risposato. Ho due figli maggiorenni avuti dal primo matrimonio. L'ex moglie percepisce l'assegno di divorzio ed è assegnataria della casa coniugale. Il più giovane dei figli, oggi ventunenne, vive con la madre ed è titolare di un assegno di mantenimento. A causa del mio licenziamento (sono attualmente disoccupato), ho fatto ricorso al giudice per chiedere la revoca dell'assegno di divorzio e dell'assegno di mantenimento del figlio, nonché l'assegnazione della casa coniugale. Nella sentenza il giudice ha disposto il termine dell'assegno di mantenimento del figlio tra due anni. Quello che vorrei capire è se questo implica, a tale data, anche il decadimento dell'assegnazione della casa coniugale oppure se, per regolare questo aspetto, è richiesta un'ulteriore causa in tribunale.

    • Quesito con risposta a cura di

      Silvia Giamminola

      Professionista

      Procedi con la lettura del Quesito

      La lettura di Quesiti, anche nella modalità Free, è riservata agli iscritti al servizio dell'esperto risponde. Registrati per consultare questo contenuto.

      Oppure

      SCEGLI TRA LE NOVE AREE TEMATICHE O L'INTERO ARCHIVIO

      CON L'ABBONAMENTO POTRAI:

      • chiedere una conferma della validità della risposta alla luce delle eventuali modifiche intervenute;
      • consultare le versioni precedenti delle risposte;
      • salvare i tuoi preferiti;
      • accedere allo storico dei tuoi quesiti nell'area personale e consigliare le risposte.
      1 mese a49,00
      Abbonati
      Approfondimenti sul tema