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80 quesiti trovati
Iva
Vorrei sapere se l'Iva afferente l'acquisto e i costi di gestione di una vettura data in uso promiscuo a un dipendete o a un amministratore, con l' addebito di un corrispettivo, è totalmente detraibile.
Sono un imbianchino con partita Iva in regime semplificato. Devo emettere una fattura per lavori di imbiancatura eseguiti sull'immobile di un asilo nido gestito da una Snc, ma il cliente mi richiede la fattura con Iva al 22% mentre io sarei tenuto all'emissione di fattura in reverse charge. Quale è il comportamento corretto da tenere in questo caso? È possibile optare per l'emissione di fattura con Iva oppure sono obbligato ad applicare il reverse charge?
Nel caso in cui l’esportatore abituale abbia inviato una dichiarazione d'intento compilando erroneamente, nella sezione "Dichiarazione", la casella 1 invece della casella 2, per cui, al posto di una sola operazione, sono state compiute più operazioni, per un totale comunque non superiore all'importo indicato, è necessario sistemare l'errore? Se sì, in quale maniera, considerando che sono già passati più di 90 giorni?
La consulenza da parte di un ingegnere edile nei confronti di un soggetto passivo Iva, riguardante opere di manutenzione straordinaria (demolizione e innalzamento di muri divisori) di un immobile commerciale, rientra nell'ambito del reverse charge ex articolo 17, comma 6, Dpr 633/1972
Un'impresa intende installare nel proprio capannone un ascensore e fruire del bonus 75 per cento. La finalità è quella di abbattere la barriera architettonica tra i piani del capannone in cui si svolge l'attività, attualmente serviti solamente da scale interne, e, per fare questo, sta acquistando il bene (piattaforma elevatrice) da un azienda, che lo andrà a fornire e installare. Il bene ha le caratteristiche previste dal Dm 236/1989. Tenendo presente che il valore del bene è significativamente più alto rispetto al valore della prestazione di installazione, si chiede se la fattura di fornitura e installazione del bene debba riportare l'Iva (e con quale aliquota) oppure vada fatturata in regime di reverse charge, ex articolo 17, comma 6, lettera a-ter, del Dpr 633/1972.
Una società italiana acquista merce da un produttore polacco, con spedizione - a cura del medesimo - a un fornitore di servizi di fullfilment (logistica), anch'esso polacco. La merce non esce dalla Polonia. La società italiana, tramite sito di e-commerce, direttamente e senza piattaforme, vende ai consumatori finali - polacchi o di un altro Paese dell'Unione europea - la merce, che è consegnata direttamente dal fornitore di servizi fullfilment polacco. Qual è l'inquadramento Iva delle due operazioni? È obbligatoria l'apertura di una rappresentanza fiscale in Polonia, oppure entrambe le operazioni possono essere gestite con il regime Oss (One-stop-shop)?
Sono in regime forfettario e sono esonerato, per il 2023, dall'obbligo di emissione di fatture elettroniche. Posso avvalermi parzialmente dell'esonero ed emettere fatture sia cartacee che elettroniche?
Una società con sede in Italia, che svolge attività di vendita all’ingrosso di beni, deve effettuare una vendita di merce al monastero che si trova sul Monte Athos, in Grecia. Lo spedizioniere si occuperà del trasporto fino a Egaleo-Atene (Grecia), dove la merce verrà consegnata a un corriere designato dal monastero del Monte Athos. Appurato che la società non dovrà inserire la cessione di bene fatta al monastero negli elenchi Intrastat, in quanto non obbligatoria, la fattura dovrà essere emessa dalla società in base all’articolo 8, comma 1, lettera b, del Dpr 633/1972 (esportazione indiretta) oppure in base all'articolo 41 del Dl 331/1993 (cessione intracomunitaria)? Se si tratta di esportazione ex articolo 8, comma 1, lettera b, come dovrà essere fornita la prova di uscita dei beni dall'Unione europea?
Una società a responsabilità limitata in liquidazione, dopo avere presentato il bilancio finale di liquidazione, ha chiesto, nell'anno 2016, la cancellazione dal Registro delle imprese. Nel citato bilancio finale si dichiarava di voler attribuire al socio unico il credito Iva risultante, e che si sarebbe inviata la dichiarazione Iva con la richiesta a rimborso del credito stesso. Nel febbraio del 2017 la Srl inviava la dichiarazione Iva, ma lasciava il credito risultante come importo da riportare in detrazione o compensazione. La Srl e/o il socio unico della Srl hanno, ora, modo di recuperare il credito in questione, che erroneamente non è stato indicato nella dichiarazione Iva come credito a rimborso?
Una cooperativa di produzione e lavoro, a mutualità prevalente, esercita attività alberghiera. La cooperativa ha concluso accordi con una Onlus, convenzionata con la prefettura, che gestisce centri di accoglienza straordinaria a seguito di calamità naturali e guerre. La cooperativa, in base a un accordo, mette a disposizione della Onlus il fabbricato con destinazione catastale di albergo. Con un altro accordo, le mette a disposizione due fabbricati con destinazione catastale abitativa (A/2 e A/4). In entrambi gli accordi è prevista la fornitura dei seguenti servizi: fornitura periodica di lenzuola e asciugamani, manutenzione e pulizia del parco, pulizia aree comuni, custodia e guardiania, fornitura di bagnoschiuma e carta igienica, servizio di videosorveglianza a circuito chiuso, con assunzione dei costi di luce, acqua e gas. Da parte della cooperativa non vengono forniti pasti. Quale aliquota Iva è applicabile per la fatturazione del corrispettivo convenuto nell’accordo che prevede la messa a disposizione dell’albergo più i servizi, e per la fatturazione del corrispettivo convenuto nell'accordo che prevede la messa a disposizione delle altre unità immobiliari abitative più i servizi?
Si chiede quale sia il corretto trattamento iva applicabile alla fornitura con posa in opera di serramenti, quando contestualmente il cliente chiede di elettrificare la movimentazione e quindi vengano installati anche motori, antenne e sensori e forniti i relativi telecomandi.
Un fisioterapista riceve una fattura cartacea, d'importo inferiore a 5.000 euro, da una società svizzera per un corso di formazione linguistica, esente da Iva, tenuto in Canada. Si chiede se il fisioterapista è obbligato all'invio al sistema di interscambio (Sdi) della relativa autofattura elettronica, oppure se deve limitarsi alla sola compilazione e registrazione dell'autofattura cartacea. Si chiede, inoltre, se lo stesso soggetto è tenuto all'invio delle liquidazioni periodiche dal trimestre di registrazione della fattura estera, ed eventualmente anche all'invio della dichiarazione Iva annuale, pur effettuando solo operazioni esenti.