Così l'aumento del canone si concilia con la cedolare
Sono proprietario di un appartamento locato allo stesso conduttore dal 1° gennaio 2013 con contratto di locazione a uso abitativo ex legge 431/1998. Dal 1° gennaio 2021 ho optato per l'applicazione della cedolare secca, sottoscrivendo una scrittura privata tra le parti e comunicandolo all'agenzia delle Entrate. Vorrei sapere se è possibile chiedere un aumento del canone di locazione pur mantenendo il regime fiscale in cedolare secca e, in caso di risposta affermativa, se è necessario rifare il contratto per pattuire il nuovo importo del canone. La possibilità di applicare l'indicizzazione annuale Istat è sempre esclusa in caso di cedolare secca? L'eventuale aumento del canone può essere richiesto fin dal primo mese utile o bisogna prima attendere la scadenza dell'attuale contratto di locazione (31 dicembre 2025)?
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