L'anticipazione Naspi negata in assenza di reddito presunto
Dopo il licenziamento ho presentato domanda per beneficiare della Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego), che è stata accolta. Successivamente ho maturato l'idea di avviare un centro di formazione, ma, per farlo, occorreva individuare un locale idoneo a ottenere l'autorizzazione igienico-sanitaria da parte dell'Asl. Tra i requisiti per l'istruttoria Asl c'era la visura camerale, e quindi ho aperto la partita Iva e iscritto la mia nuova impresa al Registro come «ditta non attiva». Dopo un anno sono riuscito a ottenere le autorizzazioni utili per l'avvio di attività tramite pratica Suap (sportello unico per le attività produttive) al Comune di appartenenza. Solo successivamente all'esito positivo della pratica al Suap ho avviato la mia ditta individuale, con iscrizione al Registro imprese come «attiva». Entro 30 giorni dall'avvio dell'attività ho chiesto l'anticipazione Naspi, ma la richiesta mi è stata respinta per mancata comunicazione del reddito presunto all'indomani dell'apertura della partita Iva. Chiedo se, nella situazione descritta, è giusto non concedere l'anticipazione Naspi.
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