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7011 quesiti trovati
Condominio
Abito da pochi mesi in un condominio in cui alcune spese vengono ripartite in parti uguali tra i condòmini e non con il criterio dei millesimi. Tali spese riguardano la manutenzione di un impianto centralizzato di aerazione dei singoli appartamenti e l'impresa di pulizie. In particolare per queste ultime, sono stati esclusi alcuni condòmini che hanno un accesso privato alle loro abitazioni nonostante il contratto con la ditta preveda anche la pulizia di diverse aree comuni (rampa garage, corridoio di manovra garage, cortile e vialetto interno al condominio eccetera). L'amministratore, interpellato al riguardo, afferma che entrambe le scelte risalgono a decisioni assunte in ambito di assemblea annuale diversi anni addietro, ma né l'amministratore né altri condomini sono in grado di fornire i verbali da cui risultano le citate decisioni. Che cosa posso fare al riguardo?
Alcuni condomini hanno chiesto al Presidente del tribunale la nomina di un amministratore a seguito della non approvazione dei bilanci dopo che da 11 anni si continuava la gestione in regime di prorogatio e dopo che sono stati accertati, con numerose sentenze civili e amministrative, problemi strutturali e di sicurezza e abusi edilizi con ordini di demolizione di due interi appartamenti. Il Presidente ha prontamente nominato prima un amministratore, poi un secondo e un terzo, che con la scusa dei troppi impegni hanno rinunciato all'incarico. Che cosa possono fare a questo punto i condòmini?
Bonus edilizi
In un condominio vengono eseguiti lavori di fornitura e posa in opera di due canne fumarie collettive a servizio di 10 utenze, pagati nel 2023 dall'amministratore tramite bonifico parlante per le ristrutturazioni edilizie ex articolo 16-bis del Tuir (Dpr 917/1986). In un appartamento di questo condominio convive una coppia: la moglie è la proprietaria e ha effettuato nel 2023 il bonifico all'amministratore per la quota in millesimi di sua pertinenza. Si vuole sapere se il marito, che convive insieme a lei, può fruire della detrazione in quanto lei è incapiente. In caso affermativo a quali condizioni? Il marito dovrebbe dimostrare di averla successivamente rimborsata?
Una Snc ha effettuato lavori di manutenzione con bonus del 110% per il proprio immobile facente parte di un condominio. I lavori sono stati pagati in parte nel 2022 e in parte nel 2023. Poiché il beneficio sarà ripartito fra i soci in sede di dichiarazione, si chiede se i soci stessi possano successivamente cedere tale credito alla società e quali sono gli adempimenti necessari.
Fiscalità immobiliare e catasto
Un privato ha acquistato nel 2010 un'abitazione beneficiando dell'agevolazione prima casa, comprandone il 50% mentre la metà restante, lo stesso giorno, gli è stata donata dal padre. Ora il privato vuole acquistare, nello stesso Comune, una nuova abitazione fruendo dell'agevolazione prima casa e, a tal fine, si impegna a vendere l'abitazione acquistata nel 2010 entro 12 mesi. Ai fini del nuovo utilizzo dell'agevolazione prima casa, è un problema l'aver ricevuto nel 2010 metà del primo immobile tramite una donazione oppure ciò non costituisce un problema?
Nel mio condominio è stato deliberato un intervento di manutenzione straordinaria per il consolidamento del fabbricato e la pulizia e sistemazione delle facciate. Al fine di determinare il tipo di intervento di consolidamento, nel 2023 è stata richiesta una perizia di staticità a un ingegnere strutturista, un'analisi sulla attuale situazione di travi e pilastri ad un'azienda specializzata in prove tecniche su calcestruzzi e acciai e la redazione di un computo metrico per la realizzazione dell'intervento. L'affidamento e la realizzazione dei lavori avverranno nel corso del 2024. È possibile portare in detrazione le spese sostenute nel 2023 anche se i lavori saranno effettuati nel 2024?
Nel 2023 un condominio ha eseguito alcuni lavori di ristrutturazione in edilizia libera su parti comuni. L'impresa che ha eseguito i lavori ha applicato lo sconto in fattura al 50 per cento. Il condominio ha pagato l'impresa per la parte non scontata in parte nel 2023 e in parte nel 2024. I lavori sono iniziati e terminati nel 2023. La comunicazione dell'opzione da inviare entro il 4 aprile 2024 come dovrà essere compilata nella parte "importo complessivo di spesa sostenuto" e "importo complessivo del contributo sotto forma di sconto"?
Ho effettuato un intervento di ristrutturazione per il quale l'assicurazione mi ha rimborsato una parte dei lavori. Posso comunque detrarre per intero la spesa sostenuta, pagata con i bonifici parlanti, senza considerare il rimborso ricevuto?
È stato ereditato un immobile per il quale il defunto beneficiava del bonus al 50 per cento per interventi di ristrutturazione. Gli eredi locano l'immobile e pertanto perdono il diritto alla detrazione delle quote. Se nello stesso anno di cessazione della locazione l'immobile viene venduto, gli eredi possono fruire, dall'anno successivo, della detrazione delle quote residue?
Mio figlio, di età inferiore a 36 anni, ha stipulato un contratto preliminare per l'acquisto del suo primo immobile, a novembre 2023, non registrandolo poiché non essenziale. Il rogito è poi stato stipulato il 15 febbraio 2024. Alla luce della riapertura disposta dal decreto Milleproroghe (Dl 215/2024), potrebbe effettuare la registrazione tardiva del contratto, ora per allora, pagando la relativa sanzione, e accedere quindi alle agevolazioni previste (rimborso delle imposte di registro ipotecarie e catastali pagate) con decorrenza 2025?
Nel 2024 dovrei sostituire due serramenti esterni (in alluminio - tapparelle) del mio appartamento. Ci sono detrazioni fiscali? Quali sono le norme di riferimento?
In riferimento al requisito previsto per godere dei benefici prima casa, per il quale l'acquirente deve dichiarare «di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà di altra casa di abitazione acquistata dallo stesso o dal coniuge con le agevolazioni», si chiede che cosa significhi «casa di abitazione acquistata dallo stesso o dal coniuge». Se il coniuge ha acquistato una casa con le agevolazioni, preclude il diritto a fruirne da parte dell'altro coniuge?
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