Da casa famiglia a comunità alloggio: cosa comporta il cambio d’uso
Sono proprietario di una seconda casa, classificata catastalmente come A7, costituita da un immobile indipendente su due livelli: piano terra e primo piano. Attualmente, il piano terra è locato a una cooperativa sociale che gestisce una casa famiglia per anziani, con una capienza massima di sei ospiti. Il primo piano, invece, non è incluso nel contratto di locazione. La cooperativa ha manifestato l’interesse ad ampliare la propria attività, proponendo di affittare anche il primo piano per trasformare la struttura in una "comunità alloggio", un tipo di residenza per anziani con una capacità massima di quindici anziani. Per accogliere questa richiesta e concedere in locazione l’intero immobile, è necessario procedere con un cambio di destinazione d’uso da categoria catastale A7 a una categoria di tipo B oppure tale attività può essere svolta in un immobile con categoria di tipo residenziale? Avendo intenzione di effettuare lavori di ristrutturazione nella parte attualmente non locata, vorrei anche sapere se un immobile classificato come categoria B può accedere ai bonus edilizi.
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