Nessuna variazione finché il terreno resta a uso agricolo
Un terreno di 600 metri quadrati, sottoposto a decreto espropriativo, decaduto in quanto non realizzato entro i termini previsti, su disposizione del Tar è stato recentemente riqualificato, con decreto del Consiglio comunale, approvato dalla Regione, e inserito nell’area del Prg come terreno edificabile. Da una visura catastale odierna il terreno risulta ancora essere seminativo. Volendo essere in regola con il pagamento dell'Imu prevista, vorrei sapere: a chi compete e con quale modalità deve essere accatastato il terreno con la sua nuova destinazione e con quale rendita. Inoltre, vorrei capire se il pagamento del relativo tributo dev'essere effettuato dalla data di riqualificazione o di quello dell’accatastamento, e se ci sono termini perentori entro cui tale pratiche devono essere effettuate; oppure se si può attendere che l'area venga edificata e sull'immobile realizzato avvenga l'accatastamento con la determinazione della relativa rendita catastale.
Quesito con risposta a cura di
Antonio Iovine
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